DIFESA: Condizioni meteorologiche peggiorate, ma le Forze Armate non si fermano


 

Fonte: Ufficio Pubblica Informazione, Stato Maggiore della Difesa, del 21 gennaio 2017

 

1.jpg 

Il sensibile peggioramento meteorologico sta condizionando pesantemente le attività di soccorso in atto in tutta l’area del cratere. L’attività di evacuazione della popolazione della Valle Castellana a mezzo elicotteri, che le unità delle Forze Armate avevano avviato raggiungendo per prime località e borghi completamente isolati da circa quattro giorni, ha subito un’iniziale battuta d’arresto dopo le prime missioni che hanno consentito di trasportare ad Ascoli Piceno circa una trentina di persone.

L’evacuazione è infatti proseguita via terra, con un convoglio di mezzi ruotati e cingolati del 9° reggimento alpini e del 6° reggimento genio dell’Esercito. Fino ad ora sono state trasportate verso Acquasanta circa 50 persone e si conta di poterne evacuare qualche ulteriore decina entro questa notte, sebbene le condizioni della viabilità siano pessime nonostante l’incessante lavoro di turbofrese e mezzi con pale sgombraneve.

Continua, inoltre, l’incessante lavoro di squadre dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri che, senza sosta, vengono impiegate al fianco di Protezione Civile e volontari per liberare i centri abitati dalla neve e dal ghiaccio: dal teramano al reatino, dal maceratese al chietino e all’ascolano, il personale delle Forze Armate sta operando, spesso in condizioni di estrema difficoltà e senza sosta.

Procedono anche le attività presso l’Hotel Rigopiano, dove le squadre di soccorritori, appartenenti a tutti gli enti coinvolti nell’operazione di salvataggio, si alternano solo per recuperare brevemente le energie fisiche per continuare a scavare, come testimoniano le immagini fornite da una squadra di soccorso del 9° reggimento alpini di L’Aquila.