Il Segretario Generale Ban Ki-moon presenta all’Assemblea Generale il suo Piano d’azione per prevenire l’estremismo violento (PVE)


 

Fonte: UNRIC, Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, del 15 gennaio 2016

 

 

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Il Segretario Generale presenta il suo Piano d'Azione per prevenire l'estremismo violento (A/70/675) nel corso di una riunione informale dell'Assemblea Generale che si tiene oggi 15 gennaio 2016 alle Nazioni Unite.

Negli ultimi anni, gruppi terroristici come ISIL, Al-Qaeda e Boko Haram hanno influenzato l’immagine che abbiamo dell’estremismo violento e il dibattito su come affrontare questa minaccia. Il loro messaggio di intolleranza - religiosa, culturale, sociale - ha avuto conseguenze drastiche per molte regioni del mondo. Questi gruppi terroristici cercano di sfidare i nostri valori comuni di pace, giustizia e dignità umana occupando territori e utilizzando i social media per la comunicazione in tempo reale dei loro crimini atroci.

Nel Piano d’azione, il Segretario Generale rivendica un approccio globale che comprenda non solo essenziali misure di sicurezza e di antiterrorismo, ma anche azioni sistematiche di prevenzione che si indirizzino alle condizioni di fondo che spingono gli individui a radicalizzarsi e a unirsi a gruppi estremisti violenti.

Il Piano rappresenta un appello per un'azione concertata da parte della comunità internazionale. Esso fornisce più di 70 raccomandazioni agli Stati membri e al sistema delle Nazioni Unite per prevenire l'ulteriore diffusione dell'estremismo violento.

Il Piano è accompagnato da una lettera al Presidente dell'Assemblea Generale (A/70/674), in cui il Segretario Generale presenta un approccio "All-of-UN", sia a livello di quartier generale sia di terreno per sostenere gli sforzi nazionali, regionali e globali di prevenire l'estremismo violento e assistere gli Stati membri nello sviluppo di piani d'azione nazionali.

Il Piano d’azione è stato sviluppato in virtù di un ampio processo di collaborazione tra le agenzie delle Nazioni Unite e si basa sui risultati delle riunioni di alto livello dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza, sulle riunioni interattive con gli Stati membri e sugli esiti di riunioni internazionali e regionali.