Di La.Ra, del 16 dicembre 2014
E’ risaputo, la società affina i suoi gusti e ne scopre di nuovi così come spira il vento di “moda e tendenza”! E così se da alcuni anni, crisi permettendo, ci si avvicina sempre di più a usi e costumi che non appartengono alla tradizione italica, (vedi Hallowenn, il gioco del golf e gli open space), dall’altra nascono nuove forme di degustazione da condividere a fine di un lauto pasto. Non si parla solo di vino, ma anche di distillati, in particolare il Rhum.
La filmografia americana in tal senso è generosa, chi non ricorderà Annibal Smith dell’A-Team, Clint Heastwood o il tenente Colombo con il sigaro sempre a portata di mano?
Quante volte si è conclusa una cena di lavoro con questo simbolo a consacrare l’accordo raggiunto, oppure per festeggiare un obiettivo conquistato a fine di un’attività più “operativa” in ambito militare? Prerogativa degli uomini (che oggi sta coinvolgendo sempre più signore), spartirsi il rituale di un Avana sta diventando sempre più di moda. Ma non basta. A supportare la chiacchierata arriva il cioccolato e il distillato che però, dicono gli esperti, non devono entrare in rotta di collisione con gli aromi del sigaro.
E’ ancora l’AIS (Associazione Italiana Sommelier) a creare i giusti presupposti tra fumo lento e mondo del beverage, per sviluppare armonici abbinamenti e diffondere una “cultura” della degustazione. Dagli Chateaux al mito italiano del Toscano, dal cioccolato al galateo del fumatore, il rituale della buona conversazione trova ospiti piacevoli anche in questi accompagnatori. A Castello Monaci, la splendida Tenuta pugliese tra le più accreditate in fatto di bon ton e sobrietà, abbiamo chiesto al sommelier Claudio Occhineri, alcuni chiarimenti su questa pratica sociale tra le più diffuse. Ovviamente si parla sempre di un “bere” responsabile, pertanto tutti i buoni suggerimenti devono sposare scelte coscienziose di non mettersi alla guida e fumare con moderazione.
I giusti abbinamenti sono fondamentali ma non bisogna mai dimenticare la moderazione. Foto web
Qual è la differenza tra distillati e liquori?
I distillati sono ottenuti per distillazione in alambicco di una base fermentata mentre i liquori sono bevande alcoliche partendo da una base alcolica e mediante macerazione o infusione si ottiene un prodotto che contiene zucchero mentre non è presente nei distillati.
Come nasce questo abbinamento distillati, liquori e sigari?
Il matrimonio fra sigari e distillati forse parte da un fattore geografico (Cuba fa pensare a rum e sigari) o da un’abitudine da salotto, momenti di meditazione ed esaltazione dei sensi, fatto sta che è una pratica sempre più diffusa come momento di socializzazione e convivialità. Sicuramente è nata nell'alta società forse risale addirittura alla Belle Epoque (Francia fine Ottocento). Aggiungendo del buon cioccolato fondente max 75% magari di Domori o Amadei si crea veramente un momento indimenticabile, però stando attenti a non confondere le esperienze, quindi piccola quantità di cioccolato e giusta alternanza.
Il cioccolato, ce ne sono infinite varietà, per tutti i gusti. Foto web
Qualche consiglio su un possibile abbinamento distillati e sigari, sia per esperti, che per chi si avvicina a questa pratica solo per la prima volta.
Fatto salvo che non vogliamo incitare al fumo che nuoce gravemente alla salute, per chi volesse concedersi piccoli momenti di questo piacere, sono tanti gli abbinamenti percorribili dal Rum al Cognac, ai Whisky torbati fino al Brandy e Calvados senza dimenticare una buona Slivovitz, insomma le varianti sono tante. C'è chi dice anche il Chinotto..! Per quanto riguarda i sigari, ce ne sono tantissimi diversi nello spessore, lunghezza, intensità e aromaticità prodotti con diverse tipologie di tabacchi comunque è consigliabile sceglierne uno più delicato per non sovrastare le caratteristiche gusto-olfattive del distillato.
A Natale sono molto diffuse nelle case degli italiani le Grappe e il mercato diventa confuso nelle proposte. Suggerimenti sull’acquisto e sul servizio.
La grappa è il distillato italiano per antonomasia che va servito nell'apposito bicchiere da grappa simile alla flûte tenendo presente la temperatura più fresca per le grappe giovani e più alta per le invecchiate e affinate in legno. Marzadro, Elio Beccaris, Villa de Varda sono tante le eccellenze ma citandone una direi "Giara di gewurztraminer" di Marzadro.
La grappa di Giare "Gewurztraminer". Foto web
Alcuni parlano anche dell’abbinamento di un buon Toscano con un particolare tipo di birra artigianale dagli aromi decisi. Cosa ne pensa?
Sono tante le sperimentazioni negli abbinamenti, si studiano strade che magari tempo fa erano impensabili ma quella con una buona birra artigianale è un connubio suggestivo e da provare.
Parliamo di quote rosa: la preferenza per il Toscanello aromatizzato (anice, caffè, vaniglia, fondente), chiama una bollicina dolce?
L'aromaticità del tabacco “aromatizzato” abbinato a un buon Asti DOCG (anche esso è ricco di aromi dovuti alle caratteristiche del moscato) crea un esperienza da provare e non rifiutare. L'unica pecca il basso contenuto alcolico dei moscati che alla fine risulterà non trascurabile.
Uno dei salotti interni di Castello Monaci. Foto C. Monaci
Chiudiamo su come servire i giusti abbinamenti nel tepore del proprio salotto, senza avere a disposizione angoli o attrezzature predisposti all’uso di questi strumenti di meditazione?
Fumare un sigaro è un rito che necessita di qualche conoscenza, il taglio, l' accensione, il modo di fumare. Senza scoraggiarsi e con un po’ di informazione si possono creare le condizioni ottimali per avere un momento di convivialità, procurandosi un buon distillato che potrebbe essere un buon Whisky scozzese come Caol Ila e un buon sigaro cubano, magari un Cohiba.
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