DIFESA: Al convegno dell'AIAD, presso il CASD, gli impieghi in chiave 'duale' degli equipaggiamenti delle Forze Armate


 

Fonte: Ufficio Pubblica Informazione, Stato Maggiore Difesa, del 05 luglio 2015

 

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Occorre perseguire una sempre maggiore interazione ed integrazione tra la Difesa e l’Industria nazionale operante nello specifico settore dell’aerospazio e difesa, proseguendo speditamente nel cammino virtuoso intrapreso ormai da qualche anno che ha portato a sviluppare un rapporto privilegiato tra queste due realtà, del tutto nuovo rispetto al passato”.

Lo ha detto il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, intervenendo al convegno organizzato dallo Aiad, la federazione delle aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza, sul tema: “Il Sistema industriale della difesa per il sistema Paese – Stato di avanzamento 2015-16” che si è svolto oggi presso il Centro Alti Studi Difesa, alla presenza del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti.

Le strategie industriali di produzione per scopi 'militari' - ha continuato  il Capo di Stato Maggiore della Difesa - non possono essere efficacemente attuate in assenza della condivisione e del sostegno da parte della Difesa, il cui ruolo è quello di esprimere suggerimenti, orientamenti e valutazioni dei prodotti forniti”.

L’esperienza operativa degli ultimi anni – ha sottolineato il Generale - ha dimostrato come non sia oggi possibile, per le Forze Armate, affrontare la costante evoluzione dei rischi e delle minacce alla sicurezza senza poter fare affidamento su partner industriali in grado di recepire, adattare e sviluppare, in tempi ristrettissimi, le fondamentali indicazioni sui requisiti operativi di sistemi d’arma, mezzi e materiali che provengono  dai numerosi e diversificati scenari operativi nei quali siamo impiegati”. 

Oggi nessuno dei mezzi ruotati con i quali le Forze armate hanno iniziato le operazioni in Iraq e Afghanistan è ancora in linea nelle missioni all’estero. Il blindato “Freccia”, ad esempio, l’ultimo arrivato nella famiglia dei veicoli da trasporto e combattimento, che la Difesa avrà in dotazione tra 5 o 10 anni, sarà differente da quello attuale.

Dobbiamo conseguire una vision condivisa che dovrà sempre considerare più ampi ambiti di applicazione, affinché gli equipaggiamenti e le tecnologie dei sistemi militari possano avere una utilità anche per altre esigenze nazionali. È infatti assolutamente necessario puntare con profonda convinzione e determinazione all’impiego 'in chiave duale' degli equipaggiamenti delle Forze Armate” ha concluso il Generale Graziano.