DIFESA: Validazione della Rete nazionale di rilevamento e allarme per attacchi Chimici, Batteriologici, Radiologici e Nucleari


In una esercitazione testata la capacità operativa iniziale per la Rete nazionale militare di rilevamento e allarme

 

Fonte: Ufficio Pubblica Informazione, Stato Maggiore Difesa, del 24 giugno 2016

 

 

 

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Rieti, 24 giugno 2016. Si è svolta dal 20 al 23 giugno l’esercitazione finale della serie “HAT 2016”, una sequenza di attività valutative finalizzata alla certificazione della capacità operativa iniziale dei Comandi/Enti incaricati di enucleare i Centri della Rete nazionale militare di rilevamento e allarme per attacchi Chimici, Batteriologici, Radiologici e Nucleari (CBRN Warning & Reporting - W&R). Dopo diversi mesi di preparazione in cui il Centro di Controllo Areale CBRN (Area Control Centre - ACC) di Rieti – organo di vertice della Rete – ha addestrato, con esercitazioni mirate, le quattro Forze Armate, si è così giunti alla fase conclusiva in cui il Centro di Controllo di Zona (Zone Control Centre costituito presso la Sala Operativa dello SME), quattro centri di raccolta e quarantasette sotto centri di raccolta sono stati valutati in base alle capacità di gestione delle informazioni e alle capacità di calcolo delle aree di prevista contaminazione derivanti da incidenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare secondo gli standard NATO.

Tutte le Forze Armate hanno partecipato con le loro componenti all’esercitazione, nel particolare l’Esercito ha preso parte alla fase valutativa con la Sala Operativa dello Stato Maggiore Esercito, in veste di Centro di Controllo di Zona, il Comando Forze di Difesa Interregionale Nord e il 2° Comando delle Forze di Difesa, quali Centri di Raccolta, e diciotto Comandi/Enti regionali incaricati della previsione della contaminazione e della gestione delle informazioni nell’area geografica di competenza. La Marina Militare ha condotto la “HAT 2016” con il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), in qualità di Centro di Raccolta, e nove Unità Navali, le quali hanno svolto l’incarico di sotto centri di raccolta per l’allarme e il riporto di eventi CBRN accaduti in mare.

 

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Per l’Aeronautica Militare l’attività è stata condotta dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, in qualità di Centro di Raccolta, e da ben diciannove Stormi/Brigate Aeree/Enti Aeroportuali e distaccamenti AM, che hanno svolto la funzione di sotto centri di raccolta per l’allarme e il riporto. Infine, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con il Comando Tutela per l’Ambiente, deputato alla gestione delle informazioni provenienti dai Comandi/Enti dell’Arma per l’intero territorio nazionale, ha anch’esso svolto le funzioni di sotto centro di raccolta.

Nel corso dell’esercitazione sono state prodotte da parte del Centro di Controllo Areale CBRN oltre seicento attivazioni, simulazioni di attacchi di tipo militare, incidenti a centrali, impianti, industrie e trasporti che sono state inviate, per l’analisi e l’elaborazione, ai Centri funzionalmente dipendenti.

Questa esercitazione ha consentito di valutare l’efficienza e la funzionalità dei Centri di rilevazione e allarme nazionali e rientra in una serie di attività ed esercitazioni richieste dalle procedure NATO, necessarie al raggiungimento della piena capacità operativa (Full Operation Capability - FOC) della Rete Nazionale di previsto raggiungimento entro la fine del corrente anno.