MARINA: Seafuture & Maritime technologies 2016, il mare a 360°


 

Fonte: Ufficio Pubblica Informazione, Stato Maggiore Marina, del 07 aprile 2016

 

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ROMA – E’ stata presentata ieri a Roma, presso la sede della Stampa Estera, "Seafuture & Maritime technologies 2016", evento italiano, di rilevanza internazionale, che avrà luogo presso la Base Navale della Spezia dal 24 al 27 maggio.  La manifestazione si afferma come piattaforma di business e confronto tecnico-scientifico tra i big player dell’economia del mare, la Marina Militare e le piccole e medie imprese e si pone l’obiettivo di attivare e implementare tutte le relazioni e interconnessioni tra imprese che hanno il mare come core business: cantieri, shipping, nautica, porti, Marine Militari estere, tecnologie del mare, ambiente e pesca.

“Seafuture & MT 2016" – spiega Cristiana Pagni, Presidente di La Spezia EPS, Azienda speciale della Camera di Commercio della Spezia - è un hub, cioè una piattaforma in grado di creare connessioni di business e sinergie tra big player nazionali e internazionali, Piccola Media Impresa, mondo accademico e della ricerca, Marina Militare e Marine estere affinché l'innovazione tecnologica e la tutela dell'ambiente diventino il motore per il consolidamento di una rinnovata economia sostenibile del mare. Gli obiettivi principali sono: favorire la sinergia e le interconnessioni tra gli stakeholders e le Istituzioni che a tutti i livelli si occupano di Competitività, Safety & Security nel quadro della Politica Marittima Integrata dell'Unione Europea; fare dell’economia del Mare, che oggi rappresenta circa 32,6 miliardi di euro del Pil italiano, un volano per il nostro Sistema Paese; offrire alla PMI un terreno fertile per stringere accordi che consentano loro di crescere in termini di alleanze, strutture, condivisione di strategie e di tecnologie per arrivare ad ampliare le quote di mercato di tutta la filiera del settore.”

 

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La presenza delle Marine Militari Estere è un fattore determinante per la conoscenza diretta delle tecnologie e delle soluzioni proposte dal sistema impresa Italia. I nuovi mercati, in particolare nel comparto Difesa, hanno visto l’affermarsi di grandi investitori, come Cina, Brasile, Turchia, e di una fascia di Paesi che hanno bisogno di coniugare l'esigenza di dotazioni militari e civili con budget limitati e tempi di consegna ridotti. In questo senso l’offerta di refitting da parte del sistema industriale italiano rappresenta una buona opportunità.

“Quest'anno salto di qualità per la manifestazione che diventa un modo per fare sistema paese” ha dichiarato l’Ammiraglio Roberto Camerini, Comandante Marittimo Nord della Marina Militare. "L’obiettivo è quello di mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori che ruotano intorno all'economia del mare. La Marina Militare dove c'è la possibilità di far crescere la cultura della marittimità è presente. Tre i temi principali che la Forza Armata svilupperà durante il Sea Future 2016: nuove tecnologie, reffitting, Dual Use. Le navi dismesse dalla Marina Militare rappresentano un buon affare per le marine estere più piccole perché sono garanzia di affidabilità nel tempo in quanto progettate e costruite in Italia dove la cantieristica e il suo indotto sono espressione di altissimo livello di tecnologia e innovazione, manifesto del Made in Italy nel mondo” ha concluso.

"Seafuture può lanciare un messaggio di speranza al Paese perché esprime bene le nostre potenzialità in termini di sviluppo, innovazione e competitività – afferma il presidente dell'Autorità portuale e del Distretto ligure delle tecnologie marine, Senatore Lorenzo Forcieri – Questa quinta edizione vuole mettere a sistema tutte le eccellenze italiane legate al mare in particolare la ricerca scientifica e tecnologica che tanto può contribuire ad aumentare la nostra competitività. Se accresciamo la nostra capacità di fare sistema possiamo rivendicare il ruolo strategico che l’Italia ricopre nel Mediterraneo, non solo grazie alle operazioni di solidarietà internazionale e di difesa dei confini dell’Unione Europea, ma anche per la sua forza economica”.